Orban: L’Ucraina è una minaccia energetica per Ungheria e Ue

L’Ucraina rappresenta una “minaccia energetica” per l’Ungheria e per tutta l’Unione europea. Lo ha affermato il primo ministro ungherese, Viktor Orban, in un’intervista su “Radio Kossuth”. Secondo Orban, molte persone nell’Ue lavorano per rendere l’energia più cara e per danneggiare i russi, ma Budapest è pronta a combattere questa “battaglia” e non permetterà che le sanzioni contro l’energia russa vengano estese all’Ungheria. Il premier ungherese ha espresso il proprio disaccordo sul piano di Bruxelles che consiste nell’impedire ai Paesi membri di acquistare gas o petrolio dalla Russia, come dimostra il fatto che “il rubinetto del gas è già stato chiuso”.
Se gli ucraini riuscissero a raggiungere il congelamento energetico russo, l’Ungheria dovrebbe pagare fino a 2,7 miliardi di euro in più ogni anno per il gas acquistato altrove invece che in Russia. Una situazione insostenibile per le famiglie e le aziende ungheresi che vedrebbero “evaporare” i sostegni destinati alla riduzione delle bollette, ha sottolineato Orban, annunciando che, per evitare questa situazione, l’Ungheria è in trattative con la Turchia e l’Azerbaigian sull’approvvigionamento energetico e su rotte di trasporto alternative. I gruppi Mvm e Mol, due tra le principali società energetiche ungheresi, “hanno raggiunto un accordo con gli azeri per partecipare alla produzione come comproprietari”, ha concluso.
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