Trentadue anni fa l'omicidio Libero Grassi, l'Italia non dimentica il suo sacrificio

Ago 29, 2023 - 16:02
 0  13
Trentadue anni fa l'omicidio Libero Grassi, l'Italia non dimentica il suo sacrificio

E’ il simbolo della lotta e della ribellione degli imprenditori italiani contro Cosa Nostra. Trentadue anni fa, il 29 agosto 1991, circa un anno prima della terribile estate delle stragi che costò la vita a Falcone e Borsellino, l’imprenditore tessile viene freddato a Palermo da quattro colpi di pistola, mentre si reca a piedi al lavoro alle 7.30 della mattina. Negli anni ottanta Grassi viene fatto segno di ripetute richieste estorsive da parte della mafia, cui si oppone con grande esposizione mediatica: da solo resiste con dignità e coraggio a minacce e intimidazioni, denunciando e facendo arrestare vari esponenti della criminalità locale, lottando contro connivenze e omertà. Qualche mese dopo la sua morte nasce la legge anti-racket 172, con l'istituzione di un fondo di solidarietà per le vittime di estorsione. Per il suo omicidio, nel 1993 vengono arrestati il killer Salvatore Madonia e il suo complice Marco Favaloro, condannati in via definitiva con alcuni membri di spicco di Cosa Nostra nel 2008. “Nella storia di ogni Paese ci sono persone destinate a lasciare un’impronta profonda, indelebile, nella vita di singoli cittadini e di intere comunità. Libero Grassi è uno di loro. Uomo di straordinario coraggio e integrità, sfidò la mafia pagando con la vita il suo rifiuto di piegarsi al ricatto del ‘pizzo’. La sua ferma opposizione alla criminalità organizzata lo ha reso simbolo di resistenza e di eroismo civile. Sono trascorsi 32 anni da quel vile omicidio ma il ricordo del suo valore, del suo non sottomettersi alla minaccia mafiosa, è più che mai vivo. E ancora oggi Libero Grassi è fonte di ispirazione per le nuove generazioni e per quanti credono e lottano per un Paese più giusto e più sicuro”: lo ha ricordato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in occasione del 32esimo anniversario dell’assassinio di Libero Grassi, sottolineando in questo ambito, fra le molte azioni di contrasto alle mafie, anche il fondamentale ruolo svolto dall’ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, diretto dal Prefetto Nicolò, e dalla rete di associazioni che ne sostiene l’impegno sui territori. "Commemorare Il sacrificio di Libero Grassi, un uomo che mise a repentaglio la sua vita per mandare a quel paese la mafia, ha senso solo se allo stesso tempo si agisce concretamente per combattere gli stessi nemici di quel coraggioso imprenditore siciliano diventato giustamente un simbolo dell'antimafia. Ad esempio, non è accettabile che si definiscano le tasse un pizzo di stato, come fece la premier Giorgia Meloni, addirittura dalla città natale di Libero Grassi, Catania” attaccano i parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Qual è la tua reazione a questa notizia?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow

Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv