La Fondazione VINCI Autoroutes pubblica i risultati del12° Barometro della Guida Responsabile.
Realizzata da Ipsos su 12.400 persone in 11 paesi europei, questa vasta indagine annuale presenta una panoramica dei comportamenti e rappresentazioni degli europei al volante, permettendo di seguire l’evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche per contribuire a orientare meglio i messaggi di prevenzione in Italia e negli altri paesi europei.
Dalla ricerca emerge che i conducenti sono complessivamente consapevoli dei pericoli della disattenzione: il 65% degli intervistati la identifica tra le cause principali di incidenti mortali sulle strade in generale e il 48% sulle autostrade.In Europa il 16% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa dell'utilizzo del telefono al volante.
Nonostante ciò, sempre più conducenti italiani tengono comportamenti che influiscono sulla loro attenzione al volante:
· l'82%ammette didistogliere lo sguardo dalla strada per più di 2 secondicioè l'equivalente, a 130 km/h, di almeno 72 metri percorsi "alla cieca";
· il 50% riconosce di avere momenti di distrazione o episodi divagabondaggio della mente(“mind wandering") durante la guida
- il 70% dichiara ditelefonare durante la guida(di cui il 42% regolarmente), +5vs2018
Alivello europeo, la sonnolenza è in 4aposizionetra le cause degli incidenti mortali in autostrada, dietro velocità, disattenzione e guida sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Tuttavia, molti conducenti europei affermano che la sonnolenza è stata la causa di un incidente o inconveniente in cui sono rimasti coinvolti:
· il15% dei conducenti italiani ha già avuto, o rischiato di avere, un incidentea causa di un assopimento
· il 28% ha già avuto l’impressione di essersi assopito per qualche secondo al volante
· il 21% ha già sconfinato sulla corsia di emergenza o sulla banchina della strada a causa di un momento di disattenzione o di assopimento.
In Italia, il 45% degli automobilisti pensa di guidare altrettanto bene o addirittura meglio quando è stanco, il 22% considerache si può guidare stanchie il 37% continua a guidare anche se si sente molto stanco,perché è obbligato a farlo.
Per i lunghi viaggi, alcune pratiche, che possono provocare sonnolenza al volante sono ancora molto diffuse:
- l’78% dei conducenti italiani va a dormire più tardi o si alza più presto del solito prima di un lungo viaggio
- il 77% finisce i preparativi in tarda serata alla vigilia della partenza
· il 68% parte di notte
- Leggermente in calo nel 2021, l'autovalutazione compiacente dei conducenti è tornata al livello molto alto degli anni precedenti, così come l'inciviltà.
Gli automobilisti italiani sono convinti di essere esemplari al volante:il 95% cita almeno un aggettivo positivo per descrivere il proprio atteggiamento sulla strada: la stragrande maggioranza si considera vigile (77%) e calma (51%), e molti addirittura si considerano cortesi (16% ). Solo alcuni ammettono di essere stressati (13%). Ma non si considerano quasi mai aggressivi (2%, pericolosi (1%) o irresponsabili
Ma chi sono allora i cattivi guidatori? Ovviamente, e all'unanimità: gli altri. Infatti, l’82% degli automobilisti italiani cita almeno un aggettivo negativo per descrivere il comportamento degli altri,che sono considerati irresponsabili (46%), pericolosi (35%), aggressivi (22%) e stressati (34%).
Questa severa valutazione è accompagnata da unaforte sensazione di insicurezza durante la guida, perchél'86% ha già avuto paura del comportamento aggressivo degli altri conducenti.