L'Europa affronta una crisi crescente nella produzione di cereali
L'Europa è alle prese con una grave crisi della produzione cerealicola, aggravata da condizioni climatiche avverse, costi di produzione elevati con prezzi stabili, bassa qualità della produzione e forte concorrenza da parte dell'Ucraina. L'insieme di questi fattori ha creato una tempesta perfetta per il settore agricolo. In un incontro con gli eurodeputati all'inizio di questa settimana (18 novembre), il funzionario della Commissione europea Pierre Bascou ha espresso preoccupazione per la produzione di cereali, che quest'anno dovrebbe raggiungere solo 255,6 milioni di tonnellate, il 9% in meno rispetto alla media storica. "Questa stagione è stata particolarmente impegnativa a causa di una serie di eventi meteorologici avversi per il raccolto", ha aggiunto, sottolineando come la siccità nell'Europa sud-orientale e le eccessive precipitazioni autunnali abbiano avuto un impatto negativo sia sulla quantità che sulla qualità dei raccolti. Il funzionario europeo ha osservato che il calo della produzione è dovuto sia alla riduzione dei terreni destinati ai cereali sia al calo delle rese nelle regioni chiave. La Francia, uno dei principali produttori, è stata particolarmente colpita, con cali di produzione solo parzialmente compensati da aumenti in altre aree. "Quest'anno in Francia stiamo perdendo soldi. Non possiamo sostenere questa situazione ancora a lungo", ha spiegato a Euronews Cédric Benoist, un coltivatore francese di cereali che presiede anche il gruppo di lavoro sui cereali dell'associazione agricola europea Copa-Cogeca.
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