Regno Unito, Canada, Portogallo e Australia riconoscono lo Stato di Palestina

Sep 23, 2025 - 05:56
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Regno Unito, Canada, Portogallo e Australia riconoscono lo Stato di Palestina

Il Portogallo ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina. Lo ha annunciato da New York il ministro degli Esteri lusitano Paulo Rangel ieri sera. La decisione è stata presa dopo gli annunci di riconoscimento da parte di Regno Unito, Australia e Canada sempre ieri. “Il riconoscimento dello Stato di Palestina è la concretizzazione di una linea fondamentale, costante ed essenziale della politica estera portoghese”, ha dichiarato Rangel ai giornalisti. Il capo della diplomazia portoghese ha affermato che il Portogallo “difende la soluzione dei due Stati come unica via per una pace giusta e duratura”. Rangel ha aggiunto che “è urgente un cessate il fuoco” e che Hamas “non può avere alcun tipo di controllo a Gaza o al di fuori di essa”. Il Canada, ha detto il primo ministro Mark Carney, “riconosce lo Stato di Palestina ed offre la sua collaborazione per costruire la promessa di un futuro pacifico sia per lo Stato di Palestina che per lo Stato di Israele”. Analogo annuncio dal premier australiano, Anthony Albanese. Il primo ministro australiano ha difeso la decisione del suo governo di riconoscere lo Stato di Palestina, dopo che il premier israeliano Benjamin Netanyahu l’aveva definita “un premio assurdo per il terrorismo”. “L’Australia ha assunto una posizione coerente con una lunga tradizione bipartisan. Sosteniamo una soluzione a due Stati”, ha detto Albanese durante una sessione dell’Assemblea generale dell’Onu a New York, ricordando il ruolo del Paese nella creazione dello Stato di Israele nel 1948. Albanese ha chiesto la fine dell’attuale ciclo di violenza, sottolineando che “Hamas non può avere alcun ruolo in un futuro Stato palestinese” e auspicando un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi e la ripresa degli aiuti umanitari a Gaza. Ieri l’Australia ha annunciato ufficialmente il riconoscimento dello Stato palestinese, definito un gesto per “riconoscere le legittime aspirazioni del popolo palestinese”. L’iniziativa segue decisioni simili di Canada e Regno Unito, nell’ambito di un “sforzo internazionale coordinato” per dare nuovo impulso alla soluzione a due Stati. Questa settimana a New York si terrà una conferenza internazionale di alto livello per la pace in Palestina, dove altri Paesi, tra cui la Francia, potrebbero riconoscere formalmente lo Stato palestinese. Ieri è arrivato anche il riconoscimento del Regno Unito, che dalla voce del premier Keir Starmer ha sottolineato la volontà di “ravvivare” in questo modo “la speranza di pace tra palestinesi e israeliani e di una soluzione a due Stati”. “Oggi, per ravvivare la speranza di pace tra palestinesi e israeliani e di una soluzione a due Stati, il Regno Unito riconosce formalmente lo Stato di Palestina”, ha affermato il capo del governo di Londra. “Di fronte al crescente orrore in Medio Oriente, stiamo agendo per mantenere viva la possibilità della pace e di una soluzione a due Stati. Ciò significa un Israele sicuro e protetto, accanto a uno Stato palestinese attuabile. Al momento non abbiamo nessuno dei due”, ha affermato il premier britannico in un lungo videomessaggio pubblicato su X. “La gente comune, israeliana e palestinese, merita di vivere in pace per cercare di ricostruire le loro vite libere dalla violenza e dalla sofferenza. Questo è ciò che il popolo britannico desidera disperatamente di vedere”, ha continuato. “Eppure, quasi due anni dopo i barbari attacchi del 7 ottobre, gli ostaggi sono ancora tenuti dai terroristi di Hamas. Immagini recenti mostrano gli ostaggi sofferenti ed emaciati. Hamas rifiuta persino di rilasciare tutti i corpi dei morti. Ho incontrato le famiglie britanniche degli ostaggi. Vedo le torture che loro sopportano ogni giorno. Un dolore che colpisce nel profondo nei cuori delle persone in Israele e qui nel Regno Unito. Gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e noi continueremo a lottare per riportarli a casa”, ha detto Starmer. “Cerchiamo di essere franchi: Hamas è una brutale organizzazione terroristica. Il nostro appello per una vera soluzione a due Stati è l’ esatto opposto della loro odiosa visione. Questa soluzione non è una ricompensa per Hamas, perché significa che Hamas non può avere nessun futuro, nessun ruolo nel governo, nessun ruolo nella sicurezza”, ha spiegato il capo del governo di Londra. “Abbiamo già proibito e sanzionato Hamas e andremo oltre. Ho dato istruzione di sanzionare altre figure di Hamas nelle prossime settimane”, ha aggiunto. “Nel frattempo, la crisi umanitaria a Gaza raggiunge nuovi picchi: il bombardamento incessante e crescente del governo israeliano a Gaza, l’offensiva delle ultime settimane, la fame e la devastazione sono assolutamente intollerabili. Decine di migliaia di persone sono state uccise, incluse migliaia mentre cercavano di raccogliere cibo e acqua. Questa morte e distruzione ci inorridisce tutti. Deve finire. Abbiamo evacuato il primo gruppo di bambini malati e feriti nel Regno Unito per essere curati dal Sistema sanitario nazionale e continuiamo ad aumentare il nostro sostegno umanitario, ma gli aiuti che stanno arrivando non sono nemmeno lontanamente abbastanza. Chiediamo di nuovo al governo israeliano di togliere le inaccettabili restrizioni al confine. Fermate queste tattiche crudeli e lasciate che gli aiuti affluiscano”, ha esortato Starmer. Con le azioni di Hamas, l’escalation del governo israeliano e la costruzione accelerata di insediamenti in Cisgiordania, “la speranza di una soluzione a due Stati sta svanendo”. Tuttavia, “non possiamo lasciare che quella luce si spenga”. “Ecco perché stiamo costruendo un consenso con i leader nella regione e oltre intorno al nostro quadro per la pace. Questo è un piano pratico per riunire le persone intorno una visione comune e una serie di passi, tra cui la riforma dell’Autorità nazionale palestinese”, ha spiegato il premier britannico. “Questo ci porta da un cessate il fuoco a Gaza ai negoziati su una soluzione a due Stati. Come parte di questo sforzo, ha luglio ho definito i termini in base ai quali avremmo agito in linea con il nostro manifesto per riconoscere lo Stato palestinese. Quel momento è ora arrivato”, ha concluso Starmer. Si sono detti intenzionati a riconoscere lo Stato palestinese anche Andorra, Belgio, Lussemburgo, Malta e San Marino, gruppo guidato dalla Francia.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv