Il ministro dell’Arabia Saudita Alkhorayef esplora le opportunità d’investimento in Italia
Si è conclusa la visita ufficiale in Italia del ministro dell’Industria e delle Risorse minerarie dell’Arabia Saudita, Bandar Alkhorayef, incentrata sul rafforzamento della cooperazione industriale e mineraria tra i due Paesi. Durante la visita in Italia, iniziata il 14 ottobre, il ministro saudita – in carica dal 2019 e alto dirigente del gruppo Alkhorayef – ha esplorato le opportunità di investimento nei settori chiave previsti dalla Strategia industriale nazionale del Regno, tra cui l’automotive, l’alimentare, l’aerospazio e la cantieristica. A Roma e Milano, Alkhorayef ha incontrato funzionari governativi, tra cui il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, e leader del settore privato, e ha visitato le strutture di alcune aziende italiane come Leonardo. All’inizio della sua visita a Roma, il ministro Alkhorayef è stato ricevuto dal principe Faisal bin Sattam bin Abdulaziz, ambasciatore dell’Arabia Saudita in Italia. In seguito, Alkhorayef ha incontrato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin, con cui ha parlato “dell’importante partnership” tra il Regno e l’Italia in vari settori. Nell’occasione, le parti hanno sottolineato “l’importanza di rafforzare il lavoro comune e la volontà reciproca di realizzare gli interessi dei due paesi amici”. “È stata un’importante occasione per sottolineare la forte collaborazione tra l’Italia e il Regno dell’Arabia Saudita nel campo della transizione energetica con l’obiettivo di garantire equità di accesso all’energia e sviluppo per tutti, senza lasciare indietro nessuno. Anche per questo l’Italia sta procedendo con determinazione all’attuazione del Piano Mattei verso l’Africa e il Mediterraneo. Con il ministro Bandar Ibrahim Alkhorayef abbiamo ribadito la forte sinergia dei nostri due paesi sul tema delle materie prime critiche, che rappresentano uno dei pilastri fondamentali per lo sviluppo delle tecnologie necessarie alla decarbonizzazione”, ha commentato Pichetto Fratin. Durante l’incontro con Pichetto, Alkhorayef ha illustrato le promettenti prospettive del settore minerario dell’Arabia Saudita, evidenziando che le risorse minerarie non sfruttate del Regno sono stimate in circa 2.500 miliardi di dollari. Il ministro saudita ha inoltre parlato delle opportunità per migliorare la collaborazione, condividere le competenze e attrarre investimenti congiunti nel settore dell’energia da fonti rinnovabili, sottolineando la necessità di migliorare l’integrazione della catena di approvvigionamento per soddisfare la domanda locale, regionale e globale. Alkhorayef ha quindi incoraggiato le aziende italiane a espandere le loro attività nel Regno, esortando il settore privato a fare leva su importanti progetti di sviluppo. Nell’occasione, il ministro saudita ha invitato Pichetto a partecipare al Future Minerals Forum (Fmf), che si terrà a Riad dal 14 al 16 gennaio 2025. Sempre il 14 ottobre, Alkhorayef ha avuto diversi incontri bilaterali a Roma con rappresentanti di varie aziende, focalizzati sulle opportunità di produzione di veicoli elettrici, sul rafforzamento della cooperazione nei settori dell’aviazione e della cantieristica, e sull’esplorazione di soluzioni di “smart manufacturing” (produzione intelligente). Nello specifico, durante l’incontro con alcuni rappresentanti di Piech Automotive, produttore automobilistico leader a livello mondiale, Alkhorayef ha discusso del potenziale di trasferimento di tecnologie avanzate nel Regno. Il ministro ha inoltre sottolineato l’impegno del suo Paese a nazionalizzare quest’industria, facendo riferimento alla società saudita Ceer, che punta a produrre 170 mila veicoli elettrici entro il 2034. A Roma, Alkhorayef ha anche incontrato alcuni rappresentanti di Fincantieri, con cui ha discusso di collaborazione nel settore marittimo e in tutte le fasi della catena del valore, dalla progettazione alla consegna. Nel corso di un incontro con rappresentanti di Almaviva, il ministro ha invece parlato delle più recenti soluzioni di automazione per gli impianti industriali volte a migliorare la produttività e a promuovere la cooperazione in materia di produzione intelligente tra l’Arabia Saudita e l’Italia, con particolare attenzione all’integrazione della robotica nei processi produttivi. Alkhorayef ha anche avuto un colloquio con Yousef al Mimni, vicepresidente del Consiglio d’affari italo-saudita, elogiando il ruolo del consiglio nel rafforzare i legami commerciali ed economici tra i due Paesi. Inoltre, il ministro saudita ha incoraggiato le aziende italiane del settore privato a investire in settori promettenti nel Paese del Golfo, in particolare in quello industriale e minerario. In occasione della visita ufficiale di Alkhorayef in Italia, sono stati previsti anche incontri a Milano, dove il 15 ottobre il ministro ha visitato le strutture di Leonardo e ha incontrato il presidente dell’azienda, Stefano Pontecorvo, per discutere dell’ampliamento della partnership di lunga data. I colloqui si sono concentrati sulla localizzazione in Arabia Saudita della produzione di componenti per elicotteri, tra cui la struttura delle cellule, le eliche, le derive e i sistemi elettronici di volo. Leonardo ha una forte presenza in Arabia Saudita, avendo fornito una vasta gamma di piattaforme, sistemi e servizi per oltre 50 anni. L’iniziativa fa parte di uno sforzo più ampio per migliorare le capacità del Regno nei servizi di manutenzione, riparazione e revisione (Mro) e nella produzione di parti di ricambio per motori, droni e sistemi di navigazione. Si prevede che il settore dell’aviazione saudita contribuirà al Pil per 11,4 miliardi di riyal sauditi (2,79 miliardi di euro) entro il 2030. La visita di Alkhorayef a Leonardo sottolinea l’impegno del Regno a rafforzare l’industria aeronautica e a sfruttare le competenze globali per raggiungere i propri obiettivi economici. Sempre il 15 ottobre, nel quadro più ampio percorso di consolidamento delle relazioni economiche e industriali tra Regione Lombardia e Arabia Saudita, il ministro Alkhorayef ha avuto un incontro con il presidente della Regione, Attilio Fontana. Quest’occasione ha rafforzato ulteriormente il dialogo proficuo tra i due territori, già consolidato nel corso della precedente visita a Milano del ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan, poi ricambiata con la missione guidata dal governatore lombardo Fontana nel Regno. A Milano, inoltre, il ministro ha visitato la sede del Cluster tecnologico nazionale scienze della vita – Alisei. Nell’occasione, Alkhorayef ha incontrato il presidente di Alisei, Massimiliano Boggetti, con cui ha discusso le modalità di potenziamento della cooperazione nei campi dell’innovazione e del trasferimento di conoscenze nel settore industriale e minerario. Inoltre, durante la sua permanenza in Lombardia, il ministro Alkhorayef ha partecipato alla seconda edizione di Comolake, la conferenza internazionale in corso a Cernobbio. In un post pubblicato su X, Alkhorayef ha spiegato di aver sottolineato durante la conferenza “i significativi progressi compiuti dal Regno nel suo percorso di trasformazione nei settori industriale e minerario, in particolare nelle aree della trasformazione digitale e delle tecnologie manifatturiere avanzate, che hanno contribuito ad aprire nuovi orizzonti di crescita e sviluppo in diversi settori”. L’Italia e l’Arabia Saudita intrattengono relazioni diplomatiche dal 1932. Il viaggio del ministro Alkhorayef avviene sulla scia dell’aumento delle esportazioni non petrolifere dell’Arabia Saudita verso l’Italia, che hanno raggiunto i 2,8 miliardi di riyal sauditi (747 milioni di dollari) nel 2023, mentre le importazioni totali non petrolifere dall’Italia sono state pari a 21,8 miliardi di riyal (5,81 miliardi di dollari). Nel 2023, l’interscambio è risultato in aumento sul lato delle esportazioni italiane verso l’Arabia Saudita che hanno raggiunto l’importo di circa 5,3 miliardi di dollari. Le importazioni dall’Arabia Saudita sono invece scese a 6,43 miliardi di dollari, con un decremento di circa il 20 per cento rispetto al 2022 causato dal ribasso del prezzo del petrolio. Nel primo semestre del 2024, l’Italia si è collocata al secondo posto tra i fornitori europei, con una quota di mercato del 3,32 per cento, dietro alla Germania (4,01 per cento) ma avanti a Francia, Regno Unito e Spagna. Nei primi sei mesi di quest’anno, rispetto a tutti i fornitori internazionali, l’Italia si è collocata invece all’ottavo posto. Nello specifico, la gamma di prodotti italiani presenti sul mercato saudita è piuttosto diversificata e spazia da comparti ad alto valore tecnologico aggiunto (varie tipologie di macchinari), al settore chimico-farmaceutico, mobilio, moda e agro-alimentare. Le esportazioni saudite verso l’Italia comprendono soprattutto prodotti chimici, polimeri, materiali da costruzione, macchinari pesanti, elettronica e imballaggi. Per quanto riguarda gli accordi bilaterali, il mese scorso il ministero degli Investimenti saudita e l’Autorità generale per le industrie militari (Gami) hanno firmato un memorandum d’intesa con Elt Group per incrementare gli investimenti nel settore della difesa. Nel 2023, in occasione del Saudi-Italian Investment Forum di Milano, il Regno e l’Italia hanno firmato 21 accordi di cooperazione nei settori dell’energia pulita, della sanità, dell’immobiliare, della gestione dei rifiuti, della tecnologia e della manifattura.
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